Grazie alla sua versatilità, possiamo affermare che la carta termica sia diventata parte della nostra quotidianità, anche se spesso non ce ne accorgiamo: dallo scontrino che presentiamo la mattina al bar, passando per il biglietto obliterato in metropolitana, al numerino che strappiamo mentre siamo in coda dal macellaio.

COS’E’ ESATTAMENTE LA CARTA TERMICA E COME FUNZIONA?

La carta termica deve il suo nome al calore, grazie al quale può essere attivata e quindi utilizzata.
La base è ovviamente composta da carta naturale, la quale viene trattata con un apposito procedimento chimico.
Nella maggior parte dei casi, i fogli presentano un solo lato semilucido (lavorato con sostanze sensibili al calore e sostanze coloranti) ma è possibile, su richiesta, che lo siano entrambi.

La carta termica, commercializzata perlopiù in rotoli, viene inserita all’interno di apposite stampanti.
Quest’ultime non utilizzano né toner né inchiostro, sono quindi più economiche delle stampanti tradizionali, non hanno bisogno di una revisione costante e durano più a lungo.
Durante la stampa, la testina della macchina si surriscalda provocando una reazione chimica fra le sostanze presenti sul lato termico del foglio e ottenendo la comparsa dell’immagine.

QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DELLA CARTA TERMICA?

La stampa è assolutamente rapida e silenziosa, adatta per utilizzi immediati anche se relativamente lunghi nel tempo (ad oggi la durata massima garantita dalle cartiere è di circa 25 anni).
La carta termica è abbastanza delicata (si sconsiglia solitamente di tenerla vicina a fonti di calore o umidità per preservarne meglio la stampa) ma è in ugual misura versatile e personalizzabile a seconda delle esigenze.

Vediamo nel dettaglio qualche sua applicazione:

– ricevute fiscali
– esiti di esami clinici
– biglietti di ingresso (numerati e non)
– VLT e biglietti scommesse
– etichette per spedizioni
– etichette da banco frigo
– logistica
– scontrini per bilance e calcolatrici
– ticket eliminacode

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